E’ stato presentato in data odierna, lo Studio d’Impatto Ambientale dell’Aeroporto di Firenze alla presenza del Presidente di Adf Marco Carrai, dell’A.d. di Adf Vittorio Fanti, di Costantino Pandolfi di Enac, di Maurizio Silvestrini di Enav, di Paolo Giustiniani di Hydea e di Lorenzo Tenerani di Ambiente sc.
Lo Studio d’Impatto Ambientale, elaborato dalla società Ambiente s.c. su incarico di Adf tra novembre 2014 e febbraio 2015, è stato oggetto di istruttoria Enac che, in data 24 marzo 2015, ha avviato la procedura di VIA.
Il procedimento di VIA terminerà entro i termini previsti dalla legge, 60 giorni per far pervenire i pareri e le osservazioni e 150 per chiudere l’intero procedimento. A valle del decreto VIA, Enac convocherà la Conferenza dei Servizi sulla compatibilità urbanistica.
La realizzazione dell’Aeroporto di Firenze, che secondo l’indagine della Società Sociometrica vede il favore dell’88% delle persone allo sviluppo dello stesso, prevede investimenti al 2029 per oltre 300 milioni di euro che genereranno, secondo lo Studio Aci Europe, un incremento dell’occupazione di 2.200 posti di lavoro diretti e di 8.400 tra indiretti e indotti. La sola fase di cantiere creerà almeno 350 posti di lavoro.
Significativo anche l’indotto economico generato dal nuovo aeroporto stimato in 730 milioni di euro (studio Irpet), un flusso di 4,5 milioni di passeggeri al 2029 e un risparmio stimato tra i 20 e i 45 milioni di euro per l’utenza toscana dovuta al minore tempo di trasporto.
Lo Studio d’Impatto Ambientale ha approfondito i temi relativi a:
Impatti ambientali: acustico, atmosferico e vibrazionale
Studio di Impatto Sanitario: studio su rischi tossicologici e cancerogeni nell’area di riferimento
Interventi di risoluzione delle interferenze idrauliche: deviazione del Fosso Reale e reticolo delle acque alte
Interventi di compensazione ambientale: creazione parco peri-urbano di Sesto Fiorentino, riqualificazione dell’attuale pista ad area ecologico-ricreativa, ricollocazione e riqualificazione dei bacini naturalistici interferenti.
Di seguito le principali evidenze emerse dallo Studio d’Impatto Ambientale:
Impatto Acustico
Sensibile riduzione della percentuale di popolazione esposta ai limiti di legge di rumore aeroportuale (60 decibel). Nel 2018 si prevede una riduzione del 94% della popolazione esposta e nel 2029 una riduzione dell’82%.
Impatto Atmosferico
Le emissioni aeroportuali hanno un’incidenza trascurabile rispetto al totale delle emissioni provinciali e sono totalmente in linea con la normativa di qualità dell’aria: in termini di ossidi di azoto incidono per meno dell’1%, in termini di PM10 incidono per meno dello 0,05%, in termini di CO2 incidono meno dell’1%.
La lunghezza della pista di 2.400 metri consente un miglioramento della qualità dell’aria tra il 10 e il 20% rispetto all’ipotesi della pista di 2.000 metri.
Vibrazioni
Presso l’intorno aeroportuale si verificheranno vibrazioni legate all’attività aeroportuale 10 volte inferiori rispetto a quelle attualmente misurate.
Studio di Impatto Sanitario
L’Aeroporto di Firenze è l’unico scalo in Italia ad aver predisposto uno Studio di Impatto Sanitario che tenga conto delle principali previsioni nell’area in esame, quali il termovalorizzatore e l’adeguamento autostradale. Dallo Studio non emergono incidenze di rischio tossicologico e cancerogeno che, infatti, si attestano 10 volte sotto la soglia di rischio. Il contributo dell’aeroporto risulta sensibilmente inferiore rispetto a quello delle altre sorgenti.
Opere di adeguamento idraulico (Fosso Reale e reticolo delle acque alte)
L’interferenza tra la nuova pista e il reticolo idrografico viene risolta attraverso la deviazione del fosso reale contestualmente alla quale verranno realizzati interventi di riduzione del rischio idraulico mediante aree di laminazione controllata delle piene.
Interventi di compensazione ambientale
L’incremento della superficie aeroportuale è pari a 145 ettari su un’estensione complessiva del parco della Piana di 7.000 ettari (pari al 2% della superficie complessiva). A fronte dell’occupazione di suolo, sono previsti interventi di compensazione ambientale di pari entità su una superficie di 146 ettari, tra cui la creazione del parco peri-urbano di Sesto Fiorentino, la creazione di un’area ecologico-ricreativa al posto della vecchia pista e la ricollocazione e riqualificazione delle aree umide protette.
Creazione del parco peri-urbano di Sesto Fiorentino
Creazione di un parco peri-urbano di 200 ettari nel comune di Sesto Fiorentino nella fascia territoriale compresa tra il futuro sedime aeroportuale e i margini meridionali dell’abitato cittadino. Creazione di un Sistema dei Boschi della Piana, di un’area (Porta del Parco) ove collocare le strutture di servizio e di un sistema di piste ciclabili e pedonali.
Creazione area ecologico-ricreativa in Comune di Firenze e Sesto Fiorentino (riqualificazione pista attuale)
Restituzione dell’attuale pista alla piana e riutilizzo di parte dell’area attualmente occupata come parco ludico ricreativo sul modello del vecchio scalo di Berlino Tempelhof.
Ricollocazione e riqualificazione delle aree umide protette
Interventi di ricollocazione e riqualificazione delle zona umide “Il Piano” in Comune di Signa, “Il Prataccio” in Comune di Campi Bisenzio, “Santa Croce” in Comune di Sesto Fiorentino al fine di ricreare il paesaggio agrario tipico della piana fiorentina.